Breve Resoconto del percorso Inps/Inail inerente all'infortunio lavorativo incorso in data 17/12/2015.
"Una doverosa premessa: mi sono infortunato a dicembre 2015, ed il periodo di copertura dell’infortunio ha avuto termine il 30 giugno 2016. Parliamo quindi di 6 anni fa, e sicuramente nel lasso di tempo intercorso da allora ad oggi le procedure avranno avuto delle modifiche, credo “in peius” nei confronti del lavoratore vittima di infortunio, viste le sempre più evidenti restrizioni che la crisi ha posto in essere nell’erogazione di indennità e sussidi vari.
Una volta recatomi al pronto soccorso, ho informato di essere stato vittima di un incidente durante l’orario di lavoro. Contestualmente è stata fatta la denuncia ad Inps ed INAIL ( denuncia a cura dell’ospedale stesso, anche se è meglio che contestualmente se ne occupi anche il datore di lavoro, contattando l’Inps ).
A questo punto è stata una aperta una pratica, protocollata con un numero. Tale numero è stato preso come riferimento per tutti gli step successivi, fino al riconoscimento della percentuale di invalidità ,al termine della riabilitazione e della ripresa dell’attività lavorativa, e della corresponsione di un’indennità pecuniaria una tantum.
Il 24 dicembre 2015 sono stato operato e la mia degenza è durata fino al 22 gennaio. Finché sono stato ricoverato al CTO non ho dovuto far nulla. Una volta tornato a casa sono stato convocato dall’ufficio INAIL –Torino sud sito in Corso Orbassano ( ora non più esistente, perché accorpato a quello centrale di Corso Galileo Ferraris angolo via Cernaia)che mi ha erogato ogni volta 30 giorni di mutua/infortunio. Quindi circa ogni mese , per 5 mesi, mi sono dovuto recare all’INAIL per farmi visitare dal medico legale. L’infortunio è terminato il 30 giugno, il 1 luglio ho ripreso il lavoro. Nel frattempo mi è stata corrisposta una somma, a titolo di acconto indennizzo, e mi è stato comunicato che nel giro di qualche mese sarei stato sottoposto ad una visita definitiva a cura del medico legale, il quale avrebbe definito e determinato la percentuale di invalidità e l’indennizzo pecuniario definitivo a me spettante.
Così è stato. Sono stato visitato del medico legale ( sorvoliamo sulle competenze tecniche.. diciamo che a me è andata bene…) i quale- righello alla mano( sic), misurando la superficie delle aree lesionate senza saper distinguere un cheloide( che fortunatamente non ho avuto..) da un normale esito cicatriziale , ha determinato l’ammontare del mio danno, riconoscendomi una percentuale di invalidità non sufficiente ad avere una pensione seppur minima( il che è anche giusto, visto che sto bene..), ma una somma di denaro a livello risarcitorio. Somma che ho dovuto denunciare e su cui (sic..) ho pagato l’Irpef come se fosse reddito...